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La tossina botulinica

3 Febbraio 2015 By Fabio Gorni

Nella cosmesi spesso e volentieri si usano tecniche futuristiche, per rimanere belli e giovani si è disposti a tutto o quasi tutto. Ad oggi l’utilizzo della forma cosmetica della tossina botulinica continua a suscitare dubbi anche se è forse uno dei migliori metodi per preservare la pelle dallo scorrere del tempo.

La pelle però è un bene prezioso ed è giusto averne cura rivolgendosi esclusivamente a personale esperto e competente.

Quando si parla di tossina botulinica e di botox bisogna tener presente che essa deriva dal botulino che, come è noto, è uno dei veleni più pericolosi presenti in natura, tanto è vero che spesso e volentieri si leggono cronache che riportano la morte per ingestione di alimenti contaminati da questa tossina.
La tossina botulina è molto ambita per combattere le rughe, anche se su di essa ci sono tanti luoghi comuni che riguardano alcuni ipotetici effetti. Se ci si affida a degli esperti però non ci saranno danni.

Il botulino deve essere utilizzato in modo esatto e solo mani esperte possono farlo, inoltre è importante sfatare uno dei miti principali: il botulino non dà assuefazione, non produce danni neurologici irreversibili.
In estetica, l’utilizzo della forma cosmetica della tossina botulinica attenua le rughe “dinamiche” cioè causate dal movimento muscolare.

Non di rado si leggono esperienze di vip e no che dopo le iniezioni riportano labbra turgide, gote perfetto, effetto pelle lucida.
Si parla molto spesso in modo casuale e non competente di questo trattamento, a tal riguardo in Italia è nata l ‘Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino, A.I.T.E.B., fondata da 10 tra i più autorevoli medici chirurghi operanti in campo estetico. Lo scopo dell’associazione è quella di mettere a confronto tutte le esperienze in campo di estetica e botulino.

Spesso poi si è detto che il botox muterebbe il tono d’umore dei pazienti se essi sono sostanzialmente depressi, però l’effetto “miracoloso” non è dato dalla tossina bensì dalla diversa distensione dei muscoli facciali, le rughe infatti creerebbero una certa tendenza alla depressione.
In realtà la molecola trova un ottimo impiego in non ha necessità di un intervento di chirurgia estetica per ridurre le rughe ma che nello stesso tempo vogliono avere un viso con un aspetto riposato e soprattutto senza nessuna ruga d’espressione.
Attraverso delle piccole iniezione eseguite in sedi specifiche si possono ridurre le zampe di gallina, le rughe della fronte e quelle tra le sopracciglia. L’effetto sarà graduale e visibile nel giro di pochi giorni e durerà per 4 mesi.

Certo la molecola del botulino può essere utile, le micro iniezioni bloccano le rughe del viso, i muscoli si contraggono meno e le pieghe inestetiche non si vedono più, le iniezioni però devono essere fatte esclusivamente da personale specializzato, ovvero da un medico specialista.
Talvolta, sebbene sia raro, specie dopo le prime iniezioni si possono avere dei piccoli e lievi effetti collaterali: indebolimento dei muscoli trattati, nausea e lacrimazione nel caso delle iniezioni attorno agli occhi, ma gli effetti negativi scompariranno in breve tempo. Varie esperienze riportano che il continuo iniettare la sostanza sembra possa creare la perdita di espressione del viso, per alcuni il cambio della propria espressività può essere poco positivo, c’è chi dice che il volto plastico a lungo non piaccia. Sebbene non esistano controindicazioni specifiche per l’utilizzo della tossina sembra importante sottolineare che alcuni medici sconsigliano le iniezioni in zone delicate del viso, come ad esempio, il contorno bocca perché si sospetta che si possano compromettere i muscoli della masticazione e dunque a lungo andare ci potrebbero essere problemi anche nel parlare.

Filed Under: Area Estetica

Otoplastica

3 Febbraio 2015 By Fabio Gorni

Le “orecchie a sventola” sono un problema estetico non indifferente, così chiamate comunemente, in termini medici vengono invece indicate come “orecchie ad ansa”. Avere le “orecchie a sventola” è un inestetismo che si può risolvere, ad oggi le moderne tecniche mediche ne rendono possibile la correzione attraverso un intervento di otoplastica. Con questa operazione si rende possibile modificare la posizione del padiglione auricolare quando essa si presenta troppo distaccato rispetto al volto oppure anche quando una delle parti che lo compone non è in armonia con le altre.
In genere l’intervento di otoplastica si rende necessario per poter riaccostare in modo corretto ed equilibrato le orecchie al capo. Il paziente che necessità di otoplastica ha un quadro clinico che presenta orecchie sporgenti, a sventola, oppure sporgenza asimmetrica tra i due padiglioni o asimmetria delle pieghe cartilaginee.
Ad oggi la tecnica chirurgica più utilizzata prevede la riduzione delle curve attraverso il laser. Verranno successivamente create nuove curve e convessità che cercano di ricalcare la forma naturale del padiglione auricolare. Durante l’intervento alcune parti cartilaginee verranno assicurate con punti interni ed esterni, ma è bene ricordare che l’otoplastica non lascia mai alcuna cicatrice visibile, l’intervento infatti viene praticato attraverso delle micro incisioni dietro le orecchie.
Si tratta di un intervento che prevede la dimissione del paziente in giornata. Le piccole cicatrici, nascoste dal padiglione auricolare con il passare del tempo diventano completamente invisibili e sarà come non avere mai avuto le “orecchie a sventola” . Dopo l’intervento, per circa una settimana sarà necessario avere un bendaggio leggero, utile per favorire il consolidamento della cartilagine nuova e soprattutto per evitare le infezioni che potrebbero aver sede nella zona dove è avvenuta l’operazione. Dopo i primi 3 giorni è già possibile tornare alla “vita normale”. Un intervento di otoplastica è comunque la miglior soluzione da applicare in caso di “orecchie a sventola” per evitare che possano insorgere problemi relativi all’estetica.
È dimostrato poi che l’otoplastica dà importanti soddisfazioni sia a livello estetico che psicologico, l’assenza del difetto, specie nei bambini, favorirà un migliore inserimento sociale ed una maggiore fiducia in sé stessi, cosa da tenere sempre in considerazione anche e soprattutto quando si tratta di giovanissimi.
Non tutte le “orecchie a sventola” sono tali però, a volte ci si trova dinnanzi a piccole imperfezioni estetiche che in realtà possono caratterizzare il viso e renderlo unico e persino prezioso. C’è anche chi su questi piccoli inestetismi ha fatto carriera, anche le “orecchie a sventola” vanno sapute portare.
L’autostima può fare miracoli anche nel caso di orecchie particolari e così non di rado, in attesa di un intervento di otoplastica si può pensare ad un taglio di capelli che nasconda un po’ l’inestetismo oppure, nel caso di adulti ad un gioco di ombre e luci.

Filed Under: Area Estetica

Un ritocco al naso ?

3 Febbraio 2015 By Fabio Gorni

Un naso molto lungo, una punta bulbosa oppure una gobba fastidiosa sono alcuni dei difetti che si possono correggere con un intervento di rinoplastica.
I candidati migliori a questo tipo di intervento sono coloro che capiscono che un buon intervento non deve lasciare un aspetto finto e non può donare l’aspetto dell’attore preferito, ma è mirato ad ingentilire alcune caratteristiche o a rimuovere i difetti del naso in oggetto.
Durante la prima visita,  il chirurgo cercherà di capire i desideri e le aspettative del paziente, valutando le strutture del naso ed i rapporti tra pelle, cartilagine ed ossa, ovvero i  fattori che possono influenzare la procedura e il risultato. Una volta esaminato il naso esterno, si procede visitandolo all’interno e valutando eventuali allergie, traumi, terapie con inalanti, ecc. al fine di avere un quadro completo della situazione.
L’intervento è effettuato attraverso incisioni endonasali invisibili , ed è mirato a risagomare ossa e cartilagini nasali per ottenere la forma desiderata.
Il  chirurgo spiegherà al paziente la tecnica chirurgica e l’anestesia più idonee, la sede in cui sarebbe preferibile eseguire l’intervento, i rischi e i costi della terapia.
Appena dopo l’intervento, al paziente sarà richiesto di portare un leggero archetto di plastica rosa che preme sul dorso del naso e che verrà rimosso dopo una settimana. Non sempre è necessario utilizzare dei tamponi.
E’ facile che, appena dopo l’intervento, compaiano lividi perioculari sui quali è vitatissimo prendere il sole.
In pochi  giorni la maggior parte dei pazienti sta bene ed è in grado di tornare alle proprie attività dopo circa 7 gg.
Il risultato definitivo sarà visibile solo dopo alcune settimane.
E’ fondamentale che nel primo mese dopo l’intervento il paziente segua scrupolosamente le indicazioni del chirurgo, che consiglierà lavaggi e specifici massaggi per ottimizzare il processo di guarigione.
E’ importantissimo non avere fretta e sapere che i primi tempi dopo l’intervento il naso presenterà un lieve gonfiore, soprattutto la mattina.
Se vi sottoporrete a un intervento di rinoplastica, dovrete sapere che le reazioni delle persone che vi circondano potranno essere svariate: ad alcuni piacerete più di prima, altri non si accorgeranno di nulla, altri ancora vi trova meglio anche se non se ne spiega la ragione. Quest’ultimo è l’effetto che desideriamo: dare un aspetto naturale in armonia con i vostri lineamenti. Giorno dopo giorno il vostro nuovo baso vi apparterrà sempre di più e faticherete a ricordare come fosse quello originario.

Filed Under: Area Estetica

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Filed Under: Area Estetica

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